martedì 19 maggio 2015

Sfogo di un ansioso #1

Questi giorni le sto rivivendo di nuovo. Sono tornate in pieno e mi stanno facendo vivere la mia paura più grossa, quella d'infartare. Purtroppo i sintomi sono quasi reali: Formicolio al braccio, carenza d'ossigeno, giramenti di testa, strano mal di pancia, abbassamento della vista, abbassamento della pressione, il cuore che sento faccia fatica a pompare, mal di testa. Mi succede sopratutto quando cerco di addormentarmi. All'inizio provo un senso di nausea e di malessere generale poi, dopo anche un paio d'ore, riesco ad addormentarmi e durante il sonno mi sveglio di soprassalto e via con gli occhi sbarrati a fissare un punto qualsiasi, mano di corsa sul cuore per controllare i battiti e tutta la mente concentrata su cosa mi sta succedendo. La parte più difficile è trovare la forza per fare un movimento perche la paura è talmente tanta che mi blocca al letto. Eppure dovrei saperlo che è tutto frutto del mio cervello ma che ci posso fare, sembra così vero! Adesso mentre scrivo sto vivendo un altro attacco. Classici sintomi di malessere ma diciamo più lievi, tranne prima quando sentivo il cuore fare proprio fatica a battere, tant'è che la pancia aveva delle contrazioni a ritmo di battito cardiaco. Per fortuna scrivere le mie "avventure" mi dà un senso di rilassamento e quindi adesso mi rimane solo il lieve mal di testa che spero passerà non appena riuscirò a chiudere gli occhi per almeno 1 oretta. 
"Sfogo di un ansioso" è un idea che mi è venuta in mente proprio per via del mio sentirmi meglio quando scrivo. Mi sono detto:"perche non raccogliere i miei pensieri e l mie teorie e non condividerle con gli amici di internet?" Ed eccomi qui a raccontare quello che mi passa per la testa in questi momenti. Adesso per esempio mi sento leggermente piu rilassato e vorrei continuare a vedere la puntata di lost della terza serie che sto seguendo, sdraiato sul letto con l'arietta fresca che mi accarezza il corpo e il mio cane vicino che mi dà tanti bacini. Difatti fra poco farò questo, naturalmente aspettando la prossima crisi che mi interromperà il film e mi riporterà qui da voi a scrivervi cosa mi succede. Infatti nel prossimo post voglio raccontarvi una crisi del 2014 che mi è rimasta molto impressa, la prima che ha rischiato di passare da crisi d'ansia a crisi di panico. Ho vissuto veramente un paio d'ore d'inferno e penso sia arrivato il momento di raccontarla. Fino a oggi me la sono tenuta dentro per la vergogna ma adesso, grazie a blogger, ho voglia di raccontarla. Ora torno a lost, ci sentiamo dopo ragazzi :)

domenica 17 maggio 2015

Rimedi naturali per combattere l'ansia.

Ho fatto una ricerca su internet e ho trovato questi rimedi naturali per combattere l'ansia.

*) Camomilla. Preparare una buona camomilla calda, metterci amore nel farla è importantissimo. Vi consiglio anche di comprare un bel set da camomilla formato da vassoio, sotto tazza e tazza.E' importante creare dietro il gesto del farsi una camomilla un momento per noi. Io per esempio la sera quando mi sento strano e vado a prepararmi la camomilla mi sistemo il tavolo tutto preciso. Metto la tovaglietta con il fazzoletto piegato a modo, sistemo bene la tazza e metto sempre vicino le bustine di zucchero di canna. Ormai è come un rito e il perdere 20-25 minuti per farmi la camomilla mi distrae molto. Mi porto anche qualcosa da leggere o accendo il tablet e cerco articoli interessanti in modo tale da distogliere l'attenzione dalla crisi. Provateci e fatemi sapere cosa ne pensate.

*) Fare esercizio fisico per...21 minuti. Sarebbe questo il numero magico: ventuno. Ventuno minuti per liberarsi dall'ansia e per tornare, finalmente, a respirare. Se è dimostrato che l'esercizio fisico aiuta il corpo a rilassarsi, i ricercatori hanno ora scoperto quanto tempo il nostro fisico impiega a lasciarsi andare. Dopo 20 minuti di attività fisica iniziamo a sentirne i benefici. Per occupare questo breve lasso temporale non occorre per forza andare in palestra. Basta fare il giro più lungo per andare a lavoro. Io porto a spasso il cane e mentre lui fà le sue cose io mi dedico un pò di tempo e prendo una boccata d'aria seduto all'ombra di un albero e mi leggo un bel libro rilassante.

*) La respirazione yogica permette di rilassare la mente e il corpo, di normalizzare il respiro e diallontanare le emozioni negative, soprattutto in caso di stress, ansia o panico. Essa agisce sulla zona dell'addome, del torace e delle clavicole, dove possono accumularsi le tensioni della giornata. Può essere praticata da seduti o da sdraiati sulla schiena e consiste nel respirare profondamente concentrandosi prima sulla zona dell'addome, poi sulla zona del torace ed in seguito sulla zona delle clavicole, dove si sposteranno via via le mani. Si consiglia di effettuare almeno 5 respiri profondi per ogni zona per ottenere un rilassamento efficace. 
LEGGI anche: Come migliorare la propria salute respirando


sabato 16 maggio 2015

L'ansia come rimedio.

"Ho l'ansia!" - "Perche?" - "Perché almeno ho qualcosa!"Sto iniziando a valutare i vari aspetti che inducono il mio cervello a farmi vivere queste crisi d'ansia. Ancora sono in alto mare ma, grazie a varie ricerche su internet sono riuscito a marcare alcune linee, non fondamentali ma comunque facenti parte della fitta rete di linee che costituiscono la mia ansia. Ho deciso di vedere le mie crisi come tante linee, alcune spesse, importanti mentre altre sottili, secondarie, che però nell'insieme formano la mia crisi. Ragionando bene su cosa mi succede appena prima e appena dopo la crisi ho notato che non faccio quasi nulla se non chiudermi in pensieri negativi. Per esempio l'altra volta stavo parlando con un mio amico dei sintomi che provo. Lui non ha crisi di ansia o per lo meno ne ha una ogni tanto ma non la vive come noi. Cercavo di spiegargli dettagliatamente cosa mi accade come per esempio vista molto chiara, pulsazioni delle vene, chiusura visiva, tremolio ecc..ecc. Vedevo in lui una sorta di scetticismo, come se non credesse alle mie parole o più precisamente come se non volesse crederci. Quel sentirmi non capito mi ha creato dentro un senso aggiuntivo di malessere. Sono entrato a casa e subito dopo mi è presa una forte crisi. Ora non voglio dire che il non fare nulla sia la causa scatenante delle crisi ma sto mettendo sulla bilancia le situazioni in cui sono impegnato e quelle in cui non faccio nulla di costruttivo e vedo che la bilancia pende di più sulla seconda situazione. Ci ho pensato ed ho capito che per noi è molto importante creare una struttura stabile degli impegni della nostra giornata. Purtroppo per me vivere una giornata senza obbiettivi mi fà sentire che ho fallito in quella giornata, che potevo usare quelle ore per fare qualcosa di costruttivo invece ho peso tempo a piangermi adosso. Ecco perche vi consiglio di prepararvi la sera una schema degli impegni del giorno dopo. Anche piccole cose come mettere a posto l'armadio la mattina, fare un giro in bici di un paio d'ore il pomeriggio e vedersi un oretta con un amico che è da tempo che non vediamo la sera. Piccole cose che però ci danno un senso. Sono sicuro che con questo piccolo metodo riuscite a limitare le crisi e a vivere piu serenamente. 
Se avete consiglio in merito scrivete pure sui commenti, appena ho la possibilità vi rispondo. 


venerdì 15 maggio 2015

Calmare l'ansia #1

Quando sono in procinto di avere un attacco di ansia, cosa che mi capita almeno 1 volta al giorno, riesco a calmarlo usando questo metodo che chiamo "il mio metodo". Non voglio dire che funzioni con tutti o che sia il metodo migliore o più funzionale ma spero che molti di voi riescano a trarne beneficio e casomai a migliorarlo raccontando il suo modo di agire.
Inanzi tutto è necessario imparare a capire i primi sintomi, quei segnali che il nostro cervello ci manda per avvertirci che quel qualcosa sta cambiando. Avvolte mi basta anche fumare una sigaretta d troppo per scatenare un ipertensione che trasformo subito in crisi paranoica ipocondriaca che dà il via al mia solito attacco d'ansia. Io me ne accorgo perche mi si fà la testa leggera e lo stomaco mi si appesantisce o mi viene la classica sensazione di "farfalle nello stomaco". Se sono fuori casa cerco di tornare subito in cameretta mia, posto che ormai ho capito è l'unico che mi permette di affrontare serenamente l'attacco. Se sono distante da casa cerco di rifugiarmi in un "posto sicuro" come per esempio l'interno di un palazzo o una panchina isolata. Se sono a casa, se l'attacco è ancora nella fase iniziale, permettendomi di muovermi, vado in cucina e mi preparo una tazza di camomilla calda molto zuccherata. Non preparate il thè perche contiene teina e a me personalmente in quei casi mi agita soltanto. Prendo la tazza e mi sistemo sul letto, non completamente sdraiato. Di solito preparo i cuscini in modo tale che mi permettano di stare seduto ma con le gambe allungate. E' molto importante che non accavallate le gambe per permettere al sangue di scorrere liberamente, evitando cosi le paranoie dovute ai vari formicolii(se ne avete). Accendo il pc e inizio a scrivere quello che mi sta succedendo, cercando di raccontare ogni singola emozione che sto vivendo. In questo modo mi sforzo a distrarre il cervello dal buco nero di negatività in qui cerca di entrare, trascinandoci. Se non avete voglia o forza per scrivere allora mettetevi a leggere cose sensate, possibilmente inerenti a quello che state vivendo. Cercate queste notizie su forum o siti specifichi, possibilmente racconti reali scritti da persone che vivono il problema in prima persona. Ho notato che confrontarsi con chi vive la nostra stessa sensazione aiuta molto a capire i vari punti nevralgici e di sfogo del problema. Tengo sempre vicino a me un bicchiere che ho riempito con 2 cucchiai di zucchero e anche un succo di frutta, acqua fresca naturale e un paio di zollette di zucchero. Siccome mi succede che ho delle forti vampate tengo vicino a me anche un pacco di fazzoletti umidificati con cui raffreddo le orecchie e la testa. Mi massaggio la pancia alternando il senso da orario ad anti-orario e alterno il movimento circolatorio con un movimento di spinta verso l'esterno, come se stessi scacciando via la tensione. Trovo sia molto importante questo passaggio perche oltre a stabilire un contatto con noi stessi, a mio avviso il cervello recepisce questa azione come una cura, come se capisce che ci teniamo al suo benessere. Praticamente in quel momento vivo diviso in due, cervello e resto del corpo e cerco di mandare messaggi positivi al cervello cercando gesti meccanici da fare con il corpo. Naturalmente sembrerà strano agli occhi di chi non capisce questo momento ma noi sappiamo come questi piccoli gesti siano importantissimi per permetterci di superare al meglio e piu velocemente possibile questi attacchi. Vi consiglio inoltre, quando siete verso la fine dell'attacco d'ansia di mettere su un bel film comico e leggermente impegnativo(non troppo) e di dedicarvi un oretta per voi stessi, facendovi due risate o concentrando la mente su cose totalmente diverse. Non fà mai male dedicarsi un pò di tempo dopo un brutto momento, anche se è solo il tempo di una puntata del vostro telefilm preferito. Cercherò di entrare più nello specifico nei prossimi post per riuscire a fare un analisi del metodo migliore da applicare per i singoli passaggi. Forza ragazzi, non molliamo mai :)

martedì 5 maggio 2015

Ansia, la mia migliore amica!

Vi voglio presentare la mia migliore amica, l'ansia! Palpitazioni, ipocondria, paura di infartare costante, sensazione di pre-morte, dolori e fitte su punti vicini a organi vitali, sensazione di svenire, mancamenti di energia, depersonalizzazione, mal di testa frequenti, acidità di stomaco, formicolii, mandibola che si stringe da sola, pulsazioni ai timpani, vista di puntini bianchi, sonnolenza, malessere prima di dormire, distorsione della realtà, solitudine, carenza d'ossigeno, sensazione di vuoto intorno a me. Non è assolutamente facile vivere cosi, specialmente quando vivo periodi della vita non troppo sereni. Questo periodo in particolare è un periodo che definirei "nero". Sono senza lavoro, senza diploma, senza un attestato di nessun tipo, senza voglia di mettermi in discussione. Sono anche molto nervoso per via di un mal di denti che mi sta logorando. A livello affettivo anche è un periodaccio. Sono fidanzato con una ragazza fantastica che amo da morire ma molte volte il mio carattere negativo vince la parte buona e mi fà fare cazzate su cazzate, anche molto gravi, che stanno allontanando la mia ragazza. Sto frequentando un psicologa e svariati forum e siti internet che trattano la gestione dei sentimenti e dell'emotività per fare in modo che, al primo cenno di destabilizzazione emotiva, riesco a controllarla e calmarla in modo tale che non sfogo su chi mi ama i miei problemi. Non è facile. Influisce molto il passato non sereno, le carenze e le mancanze emotive  che ho avuto da bambino. Anche il non aver quasi mai fatto nulla nella vita se non cose che mi piacevano fare ma che non portavano nessun risultato hanno influito molto. La cosa principale è il riuscire a mantenere la calma senza farsi sopraffare dai pensieri negativi. La paranoia, l'insicurezza, la gelosia, la possessività, sono tutti sentimenti che non permettono a chi li vive una normale convivenza con il proprio partner. Affronterò spesso questo argomento sul mio blog perche voglio crescere insieme a voi, aiutare ed essere aiutato, in modo tale che, grazie alle nostre esperienze, possiamo creare un metodo per gestire l'ansia. Ho notato che anche mettersi a scrivere un post quando si sta vivendo una crisi d'ansia, forte o leggera, aiuta molto, sia perche ci distraiamo in quel preciso momento e distogliamo l'attenzione dalle paranoie che ci assalgono, sia perche in un secondo momento possiamo rileggere quello che ci stava accadendo e ci riusciamo a lavorare sopra. A mio avviso è molto importante cercare di capire le cause scatenanti della crisi perche, anche se noi crediamo che ci vengono all'improvviso senza un apparente motivo, in realtà entrano in gioco fattore dell'inconscio e del sub-inconscio che in qualche maniera riesco a farci vivere emozione egative che sfociano in vere e proprie crisi. Anche il non essere capiti in quel momento è un fattore che ci porta a peggiorare la crisi. Non cè cosa peggiore del vivere una crisi d'ansia insieme ad una persona che non sà cosa stiamo provando e quindi rischia di sbagliare ogni singolo gesto e parola, portando la nostra crisi a livelli alti di negatività, inducendoci molto spesso a chiuderci nella paranoia con rischio di superare la linea che divide la crisi d'ansia dalla crisi di panico. Il mio obbiettivo è quello di creare un blog NON-MEDICO dove noi che viviamo questi momenti possiamo parlarne liberamente senza avere la paura o il timore di essere giudicati, criticati, derisi ma sopratutto non capiti. Come si dice spesso, l'unione fà la forza, e noi dobbiamo riuscire a creare questo legame cosi tanto forte da rendere questo blog una vera e propria famiglia. Se volete maggiori informazioni o volete dire la vostra scrivete qui nei commenti senza paura! Appena possibile vi risponderò! Un abbraccio forte amici e amiche di blogger :)